Licorice pizza (2021) di Paul Thomas Anderson

si torna in sala, ed è meraviglioso tornarci, ed è meraviglioso quando il film è bello, lo si riesce a vedere in lingua originale (seppur coi sottotitoli in italiano) e la compagnia è fantastica
recensione di LICORICE PIZZA di onironautaidiosincratico.blogspot.it
come sempre, prima della recensione una breve presentazione di ogni partecipante (nome, età, occupazione, piatto preferito, città)

Beatrice:
27, donna, studentessa, cioccolato al latte con uvetta e nocciole, Catania

eRica: 29, donna, studentessa pagata, patate, catania

Paola: 26, donna, disoccupata disperata, pasta con le patate (rigorosamente quella fatta da mamma), catania

Pietro: 33, uomo, studentepartimeincercadilavorofulltime, pizza con kebab, catania



1. riassumi la trama in 140 caratteri

B: America, anni 70, una ragazza di nome Alana senza grandi prospettive conosce un attore teenager, Gary, e inizia a seguirlo per scappare dalla sua vita senza prospettive. Durante il film Alana e Gary si allontanano e si ricongiungono diverse volte. Alana è sempre alla ricerca di una figura maschile che le permetta di cambiare vita e Gary, portato per gli affari, si lancia nell’imprenditoria di diversi progetti.Inutilità delle figure genitoriali. Lavoro minorile.

e: il teenager Gary e la non-più-teenager Alana impiegano metà degli anni ‘70 per capire che possono e vogliono stare insieme

Pa: Gary, 15 anni. Alana, 25. (welp) Anni 70, materassi ad acqua, pazzia da “oh mio dio devo fare qualcosa della mia vita”, tra colonna sonora top e le Haim che fanno quello che sanno fare meglio, camminare.

Pi: un ragazzino e una signorinella si inseguono a cavallo degli anni ‘70 in un’america piena di contraddizioni



2. film incentrato sull’amore oppure film universale?

B: l’amore non è il tema principale quindi direi film universale

e: non lo definirei né un film sull’amore né universale: nonostante le emozioni umane siano universali, l’obiettivo primario del film non è quello di fare immedesimare lo spettatore, ma di intrattenerlo con una storia d’amore eccentrica e particolare, ed è questa storia con tutto il suo contorno e i suoi dettagli al centro del film non l’Amore in generale.

Pa: Questa domanda è scorrettissima. Io dico un film sulla paura di rimanere indietro.

Pi: l'amore è la base che move il sole e l'altre stelle, come spessissimo succede nel cinema, in questo caso però l'amore sembra monodirezionale, da lui (forse più ingenuo e genuinamente innamorato) a lei: lei sembra accollersalo alla fine solo perché si rende conto che tutto il resto le è andato male, dall'attoruncolo giovincello non abbastanza ortodosso (in una scena meravigliosamente familiare) all'attorone ormai in declino (che poi fossero tutto come Sean Penn gli attori in declino) finendo per ultima tra le braccia del politicante rivelatosi gay (storia vera)



3. che ruolo ha la famiglia?

B: guarnizione, come quando ti portano un piatto di grigliata mista e usano la lattuga come materasso per la carne.

e: la famiglia non ha un ruolo centrale nel film e ci viene presentata a momenti troppo invadente, a momenti totalmente assente, un po’ impresa economica da portare avanti, un po’ gruppo di amici.

Pa: La famiglia in questo film è come una comparsa tra tante. L’unica più al centro dell’attenzione risulta…reale e complicata.

Pi: praticamente nessuno, come non ce l'ha la vera famiglia di Alana Haim che interpreta la famiglia di Alana nel film, totalmente inutile se non nella scena dell'ateismo dell'attore contro l'ortodossia della famiglia



4. chi è la vera pizza alla liquirizia del titolo?

B: non l’ho capito

e: barando e cercando “sull’internet” ho scoperto che si riferisce ai dischi in vinile, ma voglio dare comunque la mia fantasiosa interpretazione di una pizza con condimenti strani che sembrano troppo diversi per stare bene insieme o su una pizza, ma quando l’assaggi ti rendi conto che funziona, così come la relazione tra i protagonisti che sembra essere troppo strampalata e invece …

Pa: Il padre di Leo di Caprio che invece di approcciarsi alle (max)25enni, preferisce i flipper. (ndb in realtà preferisce i materassi ad acqua)

Pi: nessuno, il riferimento era ad una catena di negozi di dischi (che sembrano delle pizze di liquirizia) che all'epoca era molto famosa, oltre a questo il film è pieno di citazioni e riferimenti alla cultura americana dell'epoca: sembra quasi di trovarsi di fronte ad un Tarantino che si è preso dei tranquillanti



5. cast adeguato o cambieresti qualcuno?

B: cast molto appropriato, niente classici bellocci americani ma gente normale che sa fare il proprio lavoro

e: bravissimi tutti, gli “attoroni” tenuti al loro posto con parti piccole anche se significative. Sono stata tutto il tempo del film a chiedermi chi mi ricordasse il protagonista… poi ho scoperto che Cooper Hoffman è figlio d’arte.

Pa: Cast perfetto e finalmente DIVERSO, e brave le Haim che danno lavoro pure ai genitori.

Pi: come sempre con PTA la più totale e globale perfezione: Alana Haim bella ma non bellissima, con un nasino estremamente ebreo è assolutamente azzeccata per la parte; Cooper Hoffman meravigliosamente simile al padre nell'essere il pacioccone impacciato ma pieno di risorse; Sean Penn ideale James Dean invecchiato nel corpo ma non nell'anima; Tom Waits follemente irriconoscibile, come sempre davanti alla macchina da presa; Bradley Cooper follemente dipendente dalle donne, col suo personaggio racconta una faccia dell'america e del suo modo di affrontare le crisi, soprattutto quella petrolifera, in maniera sfacciata seppur semplicissima; Benny Safdie interpreta uno sfacciato quanto spaventato Joel Wachs (lui ha girato e diretto diamanti grezzi e non so decidere se è meglio come attore o come regista); infine, ma non per importanza, ma solo per tempo sullo schermo, un'acidissima Christine Ebersone (perfettamente riconoscibile signora Rich) racconta, come se ci fosse bisogno, quanto il mondo dello spettacolo sia un'ambiente pieno di persone che cercano solo di sfruttare il prossimo pur di ottenere il minimo vantaggio per sé



6. conoscevi già PTA?

B: non lo conosco tutt’ora

e: non mi pare… ma direi che sa fare il suo lavoro!

Pa: Onesta, lo conoscevo solo per i suoi lavori con i video musicali (sì, pure delle Haim…) e ora ho scoperto con chi è sposato, lo invidio.

Pi: ovviamente si: innamoratomi follemente di lui una sera per sbaglio avendolo beccato in tv con Boogie night, un delicato seppur per niente romanzato racconto di una Hollywood più spinta e meno conosciuta; profumatamente sconvolto con Magnolia e da tutti i petali del suo racconto; fradiciamente innamorato con Ubriaco d'amore fino a venire inondato dallo sporto unto de Il petroliere; mi mancano, e devo recuperarli al più presto, Vizio di forma, Il filo nascosto e The master



questo trailer è pessimo: rovina le scene migliori e usa David Bowie male, cosa che non fa il regista nel film qui un pò di "ispirazioni" di PTA

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