Uncut gems (2019) di Benny Safdie e Josh Safdie

iniziato due volte, davanti a due belle insalatone, prima in italiano, poi il lingua coi sottotitoli, poi di nuovo in italiano, ma completato, durante la quarantena, col primo #netflixparty organizzato, che è davvero comodo e pucciosino come elemento di "condivisione"
recensione di diamanti grezzi di onironautaidiosincratico.blogspot.it


come sempre, prima della recensione una breve presentazione di ogni partecipante (nome, età, occupazione, piatto preferito, città)

Agnese: 27, donna, fisioterapista, cannelloni spinaci e pancetta, Catania

eRica: 27, donna, studentessa, patate, catania
Antonio: 32,uomo, studente e altro, arancini, Giarre - vivo a Roma

Danilo: 34, uomo, autista, pizza, Catania
Gaetano: 30, uomo, consulente, spaghetti alla carbonara, Milano
Pietro: 31, uomo, studentepartimeincercadilavorofulltime, pizza con kebab, catania

1. riassumi la trama in 140 caratteri 
A
Commerciante di gioielli ebreo, come da stereotipo, affoga in un mare di debiti. Quando proverà a tirarsene fuori andrà anche peggio.
e: un pezzo di merda con tutti i problemi e le dipendenze immaginabili manda tutto a puttane
T: un gioielliere ludopatico, indebitato e insoddisfatto della propria vita, progetta l'affare che dovrebbe aiutarlo a risolvere i propri problemi economici tramite l'acquisto di un opale di diamanti grezzi direttamente da una miniera in Etiopia. Sfortunatamente non tutto andrà per il verso giusto.
D
Ebreo, gestisce una gioielleria/banco dei pegni e ha diversi "vizi", prova a svoltare, cosa può andare storto?
G: vedi P
P: un negoziante ebreo ludopatico e fedifrago prova a fare il colpaccio ma tutto andrà storto, e anche di più 

2. film sulle dipendenze, sulla ricchezza, sulla follia umana, sull’ingordigia?
A
Il film esaspera le conseguenze delle dipendenze. Ogni aspetto della vita del protagonista è confuso e niente appare sotto il suo controllo. Anche la colonna sonora non fa che incrementare questa sensazione di caos. Il continuo spingersi al limite, non curante delle possibili conseguenze delle proprie azioni, mostra quanto di sé si possa perdere in questi quadri comportamentali.
e: è un film sulla stupidità umana, sull’incapacità de imparare dai propri errori e su quanto essere ingordi porti a perdere tutto.
T: Io lo definirei un film sulla sensazione di onnipotenza dell'essere umano medio. Il protagonista affronta le difficoltà senza porsi il limite di affrontare altre ancora scaturite dalle precedenti. Come se pensasse di essere ineluttabile di fronte alle avversità. Insomma come i giocatori d'azzardo che non si fermano mai. E lui questo è d'altronde.
D
La pellicola è incentrata sul protagonista, sembra voler lasciare il messaggio "chi troppo vuole, nulla stringe". Le dipendenze hanno un ruolo importante nel contesto del film, il protagonista che non riesce a darsi un freno un po'  in tutti gli aspetti della sua vita, lavoro, gioco, famiglia. Vuole sempre di più (ingordigia) vuole strafare, non si ferma a pensare e finisce per sprofondare sempre più.
G: C’è di tutto, è un grande caos. Forse il vero tema del film, un uomo che cerca di sopraffare il caos che lo circonda e che contemporaneamente ne è il maggiore artefice.
P: un pò tutto insieme: tutto ben mescolato e amalgamato, con un senso di potere (dato di certo dalla ludopatia) del protagonista che non vede limiti alle proprie capacità, che riesce a creare programmi e progetti (che funzionano solo nella sua testa) per risolvere i problemi che da solo si genera

3. che ruolo ha la famiglia?
A
la famiglia non ha di certo il ruolo dell’immaginario comune di caldo nido nel quale riversare le proprie paure e trovare conforto. Il matrimonio è chiaramente finito da tempo, rimane il disprezzo, il tradimento, il disinteresse, anche nei confronti dei propri figli, che certo non si comprano con qualche frase fatta. Ed è proprio dalla famiglia che nascono i problemi più grandi.
e: la famiglia è solo un insieme di persone che sembrano essere finite insieme loro malgrado: il protagonista è totalmente disinteressato ai figli e alla moglie, che tradisce; la moglie non si interessa alle bravate del marito; i figli provano per il padre un misto di disprezzo e distacco; solo le apparenze sono mantenute.
T: la famiglia è assente e viceversa lui per loro. Si bada molto alle apparenze senza andare a fondo nelle questioni: la moglie lo trova nudo nel bagagliaio della propria auto e a parte aiutarlo ad uscire da lì non è interessata nemmeno a chiedergli come e perché.
D
La famiglia ha un ruolo marginale, lui è disinteressato a moglie e figli, ha una relazione extraconiugale di cui la moglie é a conoscenza. Va alle cene con tutta la famiglia facendo finta di nulla, suo cognato é anche un suo antagonista. Famiglia pessima
G: La famiglia è specchio delle scelte folli del protagonista, è conseguenza dei suoi comportamenti ma anche causa dei suoi maggiori problemi
P: solo una facciata inutile a cui è impossibile affidarsi nel momento del bisogno, anzi è proprio la famiglia a generare i problemi più grandi e le situazioni più problematiche

4. conoscevi già Sandler, l’avevi visto in altri film?
A
Conosco Sandler, probabilmente come la maggior parte degli spettatori, in maniera superficiale, per le commedie da guardare a tempo perso durante una serata non troppo impegnativa. Qualche risata me l’ha strappata.
e: Adam Sandler non mi piace per niente, forse perché lo associo a commedie da tv di cui non ricordo neanche i titoli, nonostante ciò riconosco che ha fatto un ottimo lavoro in questo film.
T: la mia memoria di Adam Sandler non è molto nitida in quanto l'ho sempre relegata a filmetti di serie B da Italia 1 ai tempi delle vacanze estive di mattina quando ero piccolo. Quei film che avrei visto in modo distratto e con scarso interesse.
D
Conoscevo Sandler, quasi soltanto per commedie di solito banalotte da vedere la domenica in famiglia sul divano per farti due risate (qualcuna anche tutto sommato divertente direi) l'unico altro film che ho visto in cui non ha un ruolo "semplice" é Reign over me film visto per caso che mi é piaciuto e in cui ho apprezzato la sua performance, in fin dei conti é un bravo attore credo  però che il fatto di trovarlo quasi sempre in produzioni del genere gli abbia un po' "oscurato" la reputazione creando qualche pregiudizio, più o meno quello che successe con frodo (Elijah Wood) o con Harry Potter (Daniel Radcliffe) (opinione personale)
G: Adoro Adam Sandler. Per me è come Christian De Sica, grande attore che per qualche motivo (forse pigrizia) ha fondato la propria carriera recitando in commedie brutte brutte. Però ogni tanto decide di lavorare ed escono fuori prove strepitose, vedi ad esempio Ubriaco d’amore, Reign over me, questo.
P: tutto quel che ho visto con lui l’ho apprezzato, nonostante sapessi per un periodo sia stato l’attore più pagato di Hollywood, non ho mai cercato di completare la sua filmografia, di certo non lo farò adesso, ad eccezione dei consigli del buon Tano qui sopra

5. cast adeguato o cambieresti qualcuno?
A
Sulla base di quanto detto prima, mi sono stupita nel vedere Sandler in un ruolo serio. Caricaturali, ma tutti credibili. 
e: lui ottimo (nonostante, ripeto, mi sta proprio antipatico), l’amante perfetta col culo tondo, la moglie figa ma seriosa, i figli rincoglioniti e tutti i vari pseudocriminali facce brutte a dovere. L’unico forse un po’ troppo caricaturale il tipo che prende i soldi alla fine.
T: penso adeguato.
D
Il cast funziona, protagonista ok, moglie e membri marginali della famiglia pure, l'amante sexy e sempliciotta che in fondo gli vuole bene anche se lui é in disastro totale, e pure i brutti ceffi che gli stanno col fiato sul collo, poi ci sono anche alcune comparse famose come il cantante The weeknd e il cestista Kevin Garnett
G: Cast ottimo, donzella compresa
P: film prevalentemente incentrato su Sandler, estremamente perfetto nella sua parte, gli altri (compresa la tipa di frozen) son perfetti comprimari

6. quale lezione impara lo spettatore e quale, potenzialmente, il protagonista?
A
Lo spettatore può riflettere su quanto sia grande il bisogno, per qualcuno, di sfidare la sorte, con tutte le rinunce ed i rischi del caso. Scelte incomprensibili che portano a raschiare il fondo o ad arricchirsi. Ma probabilmente non ne vale la pena. E poi si possono chiamare realmente scelte? Il protagonista non impara nulla e se impara non può comunque dimostrarlo. Forza Gigi.
e: che a fare il pezzo di merda si finisce nei guai e che chi troppo vuole nulla stringe, ovviamente il protagonista non impara proprio niente perché lui è proprio un idiota.
T: il protagonista non impara alcuna lezione e mi sta bene che sia così : odio il concetto di arte moralista. In quanto allo spettatore, anche lì non credo vi sia una lezione netta da imparare. Se sei un ludopatico penserai comunque che il protagonista avrà fatto bene a seguire i suoi istinti, Considerando anche che alla fine vince la scommessa sportiva, pur perdendo quella della vita.
D
Come ho detto sopra la lezione principale é che volere sempre di più senza porsi in freno non porta a nulla di buono. Io protagonista non impara nulla e infatti si arriva al finale (che onestamente non mi aspettavo)
G: Non prestare roba di valore ad un ne L'essere umano ha il bisogno innato di mettere tutto in gioco e di seguire il proprio istinto, come ascoltare Gigi D'Agostino
P: il rischio muove l’uomo, e la ricchezza non è mai abbastanza, per nessuno




QUI una bella recensione dei 400calci!

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