procede la versione manfrediana del #martedìfilmdilunedì, alternato dalla visione della regina degli scacchi, e pure tutti gli alien in mezzo, intanto il lunedì abbiamo iniziato la trilogia di Magni sulla roma papalina, vediamo come procede: il secondo è più forte del primo, ma anche meno divertente
come sempre, prima della recensione una breve presentazione di ogni partecipante (nome, età, occupazione, piatto preferito, città)
eRica: 28, donna, studentessa, patate, catania
Pietro: 31, uomo, studentepartimeincercadilavorofulltime, pizza con kebab, catania
Il film è liberamente tratto dal romanzo "I misteri del processo Monti e Tognetti" di Gaetano Sanvittore, che già solo il nome dell'autore promette bene, decisamente bene, e il risultato è ottimo.
Il film è liberamente tratto dal romanzo "I misteri del processo Monti e Tognetti" di Gaetano Sanvittore, che già solo il nome dell'autore promette bene, decisamente bene, e il risultato è ottimo.
Buon vecchio film italiano che riesce a unire la pesantezza della critica al potere, dei rapporti familiari e del credo religioso alla leggerezza di qualche personaggio stereotipato, battute sagaci e il mitico e inimitabile Nino Manfredi.
Dal film è tratta una serie del 2013 di raifiction...che forse non vedrò mai, o forse ignorerò, nonostante la presenza dell’ancora tiepido gigi proietti, ma ultimamente le produzioni italiche, tranne alcune gemme nascoste, produce solo merda, tra l’altro scopiazzando l’estero o il passato, quindi è bene evitarla (non che disney faccia tanto meglio) a pochi mesi dalla morte del regista.
Mi ha colpito particolarmente come è trattato il tema fede-potere della chiesa, molto più moderno allora che non tutte le discussioni progressiste di oggi.
I personaggi son talmente forti (lo sono i tre protagonisti, gli altri son solo contorno, nonostante meravigliosi) da superare e annullare la storia e le incongruenze; niente di grave, soprattutto niente che intacchi l’idea del regista e dell’opera: la nobiltà fa schifo, la vera saggezza e bontà sta nel popolo, dove sta anche la coerenza; le riflessioni quelle vere partono, come anche nell’altro film di magni, dal popolino, dalla gente umile e semplice, che però ha davvero capito come va il mondo.
E non credo ci sia molto altro da dire…
La scena della comunione, ripetuta, dimostra che un gesto, a volte, vale più di mille parole..e anche che un piccolo gesto può scatenare grandi reazioni; oltre alla comunione la messa in suffragio dimostra come la chiesa avrebbe potuto, in tante occasioni, fare qualcosa, invece si è relegata ad annuire ed abbaiare a chiunque passasse: le rivoluzioni spesso son più piccole di come sembrano, soprattutto da chi le sta vivendo, ma al contempo son più grandi, spesso in campi totalmente diversi da quelli sperati/voluti.
Consigliatissimo!
Più pesante del primo della trilogia, più serio forse, ma anche più incisivo, con una storia d’amore che però non è quel che sembra, e una ricerca di tramandare qualcosa a qualcuno che si esaurisce per una futile, inutile e incompresa gelosia.
al solito, finché funziona, il link per il film sul tubo
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però ricorda, se devi offendere, fallo con stile!