Upgrade (2018) di Leigh Whannell

un'entità esterna entra dentro il sosia "brutto" di Tom Hardy e ne prende il controllo, causando un pò di casini in giro: sembra la versione brutta e scopiazzata di venom, e in effetti forse lo è...
recensione di UPGRADE di onironautaidiosincratico.blogspot.it
Metà uomo, metà macchina, non solo uomo e non solo macchina, ma molto di più; questa in estrema sintesi la storia di questo film, che prende robocop, scanners, l'invasione degli ultracorpi, blade runner e ghost in the shell e li tramuta in qualcosa di nuovo, seppur estremamente già visto, mangiandoli e masticandoli, ma non digerendoli a pieno.
I movimenti di macchina sono la cosa meno banale di tutto e rendono, insieme alla colonna sonora, meritevole di una visione il film, nonostante molto, moltissimo, sia già visto ed estremamente prevedibile.
Il cast è il più generico possibile, pieno di bravi attori, ma che rimangono tutti perfettamente nella media, l'aspetto veramente importante è la riflessione filosofica sul concetto di automa, sull'intelligenza artificiale e sulla relazione tra uomo e tecnologia. Il risultato, alla fine, è sempre quello: la colpa dello schifo che succede è sempre e comunque dell'uomo, mai della tecnologia.
L'ambientazione è la classica città nel futuro prossimo, con neon ovunque e tutto ambientato prevalentemente di notte: qualche idea carina c'è (tipo la camera "fissata") ma per il resto è tutto prevedibile e già visto.
Il cinema di genere sembra risvegliarsi, con qualche manciata di milioni di dollari, senza però azzardare troppo, né dalla trama (seppur qui è presente un meraviglioso e per nulla tronco finale) né con la scena intorno.




il trailer, perfeto e spoilerante il giusto...

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