finalmente il #martedìfilm torna al suo posto, riempiendo queste serate di umida primavera che tarda ad arrivare, e stavolta si va sul bianco e nero di Antonioni

come sempre, prima della recensione una breve presentazione di ogni partecipante (nome, età, occupazione, piatto preferito, città)
Chiara: 24, social media manager sfruttata, uova, catania
erica: 29, studentessa dottoranda, patate, catania
Pietro: 33, studentepartimeincercadilavorofulltime, pizza con kebab, catania
1. riassumi la trama in 140 caratteri
C: Giovanni, scrittore in carriera,e sua moglie Lidia si accorgono troppo presto che il loro amore sta svanendo e al suo posto la noia e la sol
e: una coppia borghese stanca della vita cerca con estremo disagio attimi di felicità
P: una coppia annoiata vive una giornata di dolce vita un pò amara, tra tradimenti cercati e non voluti o voluti e pure suggeriti
2. film incentrato sulla coppia oppure film universale?
C: film incentrato sulla coppia. Sulla coppia che si perde, che non è, ma che si conosce e trova, negli schemi abitudinari di un allontanamento, l’uscita d’emergenza.
e: ci si può immedesimare in uno o più personaggi senza per forza immaginarsi in coppia, quindi direi che la coppia non è per forza il fulcro della storia. Inoltre, la relazione della coppia protagonista del film non rappresenta esattamente un duetto idilliaco, ma la presenza degli altri personaggi (in particolare Valentina) diventa fondamentale nello svolgersi degli eventi.
P: l’amore è universale, quindi il film è un film universale, che racconta il mondo e i suoi rapporti tramite una coppia e la sua disfunzionale e perversa relazione, disfunzionale all’interno quanto all’esterno, in cerca di qualcosa di più, di qualcosa di estremo o esotico, che però si risolve alla fine in un ritrovare se stessi, forse, su un prato umido di rugiada
3. che ruolo ha l’amore?
C: fondamentale, ma anche marginale. Fondamentale se riferito alle vicende della coppia, che però in alcuni momenti sono da sfondo per illustrare altre tematiche come la società moderna, i cambiamenti in corso al Nord Italia e la situazione degli intellettuali.
e: nel film l’amore crea solo problemi: quello romantico e profondo può comunque svanire nel tempo intaccando l’identità stessa dei protagonisti; quello passionale può essere totalmente folle, l’episodio con la tipa nella clinica ne è un esempio, o troppo complicato come la relazione del protagonista con Valentina.
P: l'amore è la causa di, e la soluzione a, ogni problema della vita: l'assenza d'amore genera, almeno agli occhi degli spettatori, l'inizio dell'azione nel film, è l'aspirazione massima dei protagonisti, è ciò che viene più aspramente e follemente cercato, ed è quello a cui tutti tendono, senza forse mai raggiungerlo, come una chimera lontana che dà la direzione senza però essere mai veramente raggiungibile
4. cosa rappresenta la vera notte del titolo?
C: il film risulta essere il resoconto di una giornata, dal mattino fino all’alba del giorno successivo. La notte che passano separati, in cui fanno esperienza dei propri limiti e fardelli, i due amanti possono poi ricongiungersi per riscoprire insieme il “giorno”. Probabilmente la notte è la manifestazione dell’oscurità che attraversa la coppia.
e: la notte del titolo è il vuoto che si crea dentro certe persone dopo un lutto, dopo la perdita di un amore o per l’insoddisfazione lavorativa… mi piace pensare che il paragone possa reggere anche affermando che ci sarà sempre un giorno di sole a seguire.
P: la notte è il momento in cui tutto può succedere, in cui la luce si spegne (non solo metaforicamente grazie ad un temporale) e si vedono le vere facce dei partecipanti ad una festa che viene introdotta con un cavallo domato ma mandato a dormire prima di stancarsi troppo; facce di chi deve mentire tutto il giorno a sé stessə e a chi si ha intorno, in una perenne recita ipocrita imposta dalla società (e si parla degli anni '60, figurarsi oggi cosa vuol dire, cosa rappresenta e come turba l'animo dell'uomo moderno)
5. cast adeguato o cambieresti qualcuno?
C: azzeccato.
e: che dire, perfetti tutti. Le donne reggono l’intero film: meravigliose, sensuali, complicate. Mastroianni riesce a dare spessore ad un personaggio che in realtà nella storia non è che abbia tanto peso!
P: tutti perfetti: Mastroianni è sempre meravigliosamente lui, Vitti indimenticabilmente bona e anche lei adatta ad ogni ruolo, Luzi ninfomane credibilissima e bellissima (in alcune inquadratura sembrava la sorella grassottella e riccia di Caterina Guzzanti), meraviglioso vedere Salvatore Quasimodo e Valentino Bompiani che si fanno firmare il libro da Mastroianni in una scena del film dove sicuramente loro erano molto più a loro agio del Marcello nazionale; ultima, ma non meno importante l'algida potenza di Moreau che sfonda lo schermo con la scelleratezza della propria ricerca di estrosità
6. che ruolo ha il bianco e nero e come viene sfruttato, se viene sfruttato, per la narrazione?
C: mmmm… ho troppa poca esperienza in campo di cinema in bianco e nero per cui non mi pronuncio. Ma sicuramente il bianco e nero regala un’aura di immortalità a questa pellicola.
e: credo si tratti di un gioco di contrasti: nelle scene di giorno e meno importanti il contrasto è meno elevato, mentre le scene più significative sono molto contrastate, in alcune scene vediamo proprio delle silhouette molto suggestive.
P: ridurre gli elementi narrativi (la musica è solo quasi intradiegetica e i dialoghi sono ridotti all'osso, se non nella quantità nel valore e nel contenuto) significa far aumentare la potenza, potenziale o reale, di ogni strumento a disposizione: questo rende il bianco e nero di questo film infinitamente potente, con dei picchi di contrasto estremo, durante la notte e all'alba, che raccontano più di mille parole, più di mille movimenti di macchina (qui perfettamente minimali, usati in maniera parsimoniosa quanto precisa), che al contempo esaltano gli attori e la loro capacità di comunicare con uno sguardo (esemplare per questo motivo la scena della lettera, dove Mastroianni passa tutti i registri delle emozioni senza dire una sola parola o fare cose assurde o esplicite)
al posto del trailer la recensione del maestro
e, finché dura, il film completo
e, finché dura, il film completo
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