Gunpowder milkshake (2021) di Navot Papushado

azione al femminile, cast spettacolare, produzione amazon: una vera merda fumante e puzzolente
recensione di GUNPOWDER MILKSHAKE di onironautaidiosincratico.blogspot.it


Quando escono capolavori come John Wick fa piacere vedere emuli e scopiazzatori, perché spesso da lì nascono autori e filoni di film che, nonostante non raggiungano in alcun modo e da nessun punto di vista l'originale, sono comunque piacevolissimi e divertenti da vedere; ed è questa speranza che ha portato alla visione di questo frullato di polvere da sparo in salsa israeliana dal nome impronunciabile (in realtà sembra una qualche marca di mutande russo-messicana da pochi centesimi, di quelle che scopiazzano la bora di nike o altri marchi famosi).

Il film in questione, come detto già nell'intro, è una vera merda, ed è una cosa che verrà ripetuta, a scanso di equivoci, più volte da qui alla fine della recensione: la trama è pessima e super già vista, con una serial killer superpro che cambia improvvisamente per un incontro fortuito e casuale con una bestiolina tenerina (in questo caso una bambina di otto anni e tre quarti) mettendosi contro tutto ciò che l'ha cresciuta, nutrita e pagata fino a quel momento.

Ma il problema non risiede in una pessima trama (ce ne sono di peggiori, e i film sono comunque risultati migliori) ma nel modo in cui questa trama viene presentata e raccontata: breve flashback di cui non frega un cazzo a nessuno per far vedere Lena Headey subito e raccontare che ha abbandonato la figlia dodicenne per non si sa bene quale motivo, poi la protagonista bella quanto incapace a girare una scena d'azione Karen Gillian che ammazza un pò di gente, poi la bimba che subito dopo aver visto il padre cadavere ed essere stata rapita guida una macchina in braccio alla protagonista che manco Ken Block, riesce a separare il mandante dall'esecutore materiale dell'omicidio del padre che manco un 70enne che ha collaborato con le peggiori organizzazioni criminali sarebbe in grado di fare; poi la scena infinita, fastidiosa ed inutile della biblioteca/armeria, con loro che devono fingere fino allo spasmo senza motivo alcuno, usando termini "in codice" quando sono sole e tutte sanno esattamente cosa vogliono dire in realtà; il tutto passando per delle scene d'azione che definire amatoriali sarebbe offendere tutti i canali youtube che fanno roba simile; il finale poi è un mix di sale e limone su una ferita lunga 114 minuti.

Quello che questi registi pessimi e incapaci non capiscono e credo non siano in grado di capire sono il concetto e il significato del citazionismo: quando si vede un'opera di Tarantino, che piaccia o meno e se non piace non si capisce un cazzo di cinema, si percepiscono l'amore per il Cinema, quello vero, e soprattutto lo spettatore viene invitato, incitato e spinto a vedere tutte le fonti delle citazioni, che sono palesi e dirette; quello che invece avviene in questo ammasso di pessimi videoclip è una scopiazzatura di cose che funzionano in originale, ma che messe qui diventano una bruttissima copia, il tutto slegato dal resto, senza una forma o una struttura, senza una narrazione o una modalità che prenda tutti gli ingredienti di altri per farli diventare qualcosa di nuovo (cosa in cui Quentin è sommo e perfetto maestro).

Altrettanto fastidiose son le citazioni al mondo della cultura pop (che Dio possa avere pietà di chiunque abbia creato e poi utilizzato questo termine): didascaliche, fastidiose e inserite così tanto forzatamente che quando si vedono le scene sembra di vedere in sovraimpressione la sceneggiatura con un appunto a matita di lato: <inserire qui CITAZIONE POP>.

Anche per quanto riguarda la componente sonora c'è una banalità sciatta che copre tutto: sembrano le canzoni scelte da una dodicenne per un video con le amichette sue, delle foto della loro ultima spedizione al centro commerciale, con frozen yogurt con gli smarties sopra annesso; allo stesso modo la fotografia, sempre che si possa parlare di fotografia, è agghiacciante: vaporwawe a palla, luci neon ovunque e comunque, negli interni come nei pessimi esterni, senza un valido motivo, con un montaggio che scavalla il campo più volte per ogni scena, rendendo tutto confusionario e contorto, senza che la luce abbia veramente qualcosa da dire, ma giusto perché "fa fiquo".

Oltre a tutti i difetti del film visti finora c'è l'ultimo, forse il più fastidioso e che lo rende, se possibile, ancora più odioso: le scene d'azione fanno schifo, sono girate male, recitate peggio, coreografate da uno che ha visto Avengers e lo reputa un gran film; nonostante i 30 milioni di dollari quello che viene fuori è una vera schifezza: nessuno sa tenere in mano le armi che usa, invece Keanu sa sparare e sa anche combattere, la differenza si vede, e di brutto: in più tutte le protagoniste sono goffe nei movimenti, anche in una semplice corsa, ed è dannatamente assurdo per due delle migliori killer a pagamento della storia di questo fantasioso e incoerente mondo.

Altra piccola postilla sull'atteggiamento di tutti nel film: oltre alla bimba che a otto anni e tre quarti vede morti e fa finta di niente, tutti i personaggi son scritti davvero male, pochissimo caratterizzati, molto stereotipati e soprattutto molto stupidi, ad esempio Paul Giamatti non chiarifica mai se sia un buono o un cattivo, ma questo non perché sia ambivalente, ambiguo o quant'altro, ma solo perché fa un pò come cazzo gli pare, in maniera totalmente autonoma, sembrerebbe affetto da disturbo dissociativo dell'identità, ma di quelli brutti brutti brutti nè; allo stesso modo la madre che abbandona la figlia e dopo 15 anni la saluta come se niente fosse e tutti fanno finta di niente, idem le "zie" che dopo tutto il casino successo è come se non si vedessero da 3 minuti, il cattivo poi è cattivo perché ERA femminista, ma non capiva le donne, soprattutto le figlie e boh, sembrano, come per le scelte registiche, tanti personaggi diversi presi a caso da altri film o serie e buttati lì insieme, senza una forma, come mettere il motore di una ferrari su un asino, con indosso un abito di D&G su dei binari morti, illuminati con una nana gigante pronta ad esplodere, all'interno del pene essiccato di Napoleone.

Ultimo, ma non meno importante, il femminismo di fondo del film: fastidioso, spesso inutile, spiattellato in ogni maniera possibile, con spiegazioni didascaliche di femminista e femminismo, con personaggi che illustrano un'idea in un modo che sembra quasi diventi tutto un video per i bambini delle elementari, con la spiegazione, le immaginette e i simboli; se si cercano personaggi femminili forti e potenti basta guardare tutto il cinema di Tarantino su tutti (per citare solo le più iconiche: Beatrix Kiddo, Jackie Brown, Mia Wallace, Go Go Yubari, Shosanna, Broomilda von Shaft, Zoe, Abernathy, Jungle Julia, Daisy Domergue), dove le donne sono veramente forti e indipendenti, se si vuole evitare la violenza e il sangue c'è tutta, o quasi, la produzione con Meryl Streep o a quella di Jodie Foster o Frances McDormand, poi Mad Max fury road e tutta la saga di Alien per quanto riguarda l'action, Erin Brockovich o Lady vendetta se si vuole vedere qualcosa di più impegnato, Amelie o la principessa Mononoke per invece un cinema più leggero; il cinema è pieno di personaggi femminili spessi, sfaccettati, forti, interessanti, appassionanti e avvincenti, ridurre tutto il femminismo e le battaglie femministe a robetta girata così male e con così poca convinzione, da un uomo poi, è davvero triste e brutto.




il trailer di questo, sconsigliatissimo se non si fosse capito, filmetto directostreaming, che per fortuna non è arrivato in sala e mai ci arriverà, ma di cui dobbiamo temere un seguito... 

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