"prestato" da un amico su chili, comoderrimo poter acquistare i film e poi scambiarseli con solo nome e utente, nonostante ormai ce ne siano davvero troppe di queste realtà
Il figlio del re degli orsi sparisce, il re va a cercarlo e lo trova, ma non è tutto come sembra: la pace non è LA soluzione, perché tanto gli stronzi ci sono, qualunque sia la parte di appartenenza.
Il regista è un fumettista, e si vede e si prende molte libertà, riportando l'opera fedelmente non tanto nei disegni o nell'evolversi degli eventi, ma nella costruzione di personaggi e rapporti; i disegni di mattotti poi sembrano carta che si muove, e credo sia quello il significato profondo e recondito di un cartone animato: prendere una storia dalla carta e darle, delicatamente e garbatamente, vita.
La musica è poca, semplice, spesso diegetica, funziona fantasticamente, come i disegni, peccato non averlo visto al cinema, per tutti i disegni, i rumori, i colori la musica.
Storia del 1945 pubblicata con due ombre semplicissime di orsi, sul corriere dei piccoli (ormai oggi in italia non c'è nulla di neanche paragonabile, ma neanche lontanamente); palesemente l'opera è per i ragazzini/bambini, con una morale chiara e leggibilissima, seppur mai esplicitata con spiegoni o simili.
La guerra e il rapporto con la natura sono i due temi centrali, sviscerati e raccontati in maniera semplice ma non banale, educativa ma non didascalica, una lezione di etica e moralità, però di quelle belle, di quelle che all'inizio non ti sembrano neanche delle lezioni ma delle belle chiacchierate
Toni Servillo dà la voce al re Leonzio, Antonio Albanese (unico fuoriluogo a fare, non perfettamente il siciliano) Corrado Guzzanti (il temibile orso Salnitro) e meravigliosa la milanese d'adozione Linda Caridi nel ruolo di almerina; su tutti il compianto Andrea Camilleri ha offerto il suo contributo nell'animare Vecchio Orso, dandogli un tono tutto speciale (e anche l'unico a dare un pò di sicilianità al cast).
La magia, il fantastico e il fiabesco si intrecciano nell'intreccio e coi personaggi: i nomi stessi degli orsi parlano, oltre agli orsi stessi e su tutti Almerina, nome della moglie di buzzati scomparsa nel 2015, che racconta ed è forse la più rapita dalla storia, la più curiosa, ed anche l'unica a conoscere il vero finale, che con un sorriso lascia lo spettatore con l'amaro in bocca, ma in fondo è giusto così.
qui un estratto dall'audiolibro
P.S. dopo aver visto il film m'è venuta voglia di leggere il libro, l'ho trovato usato su subito.it e una gentilissima ragazza romana ma di origini pakistane me l'ha mandato a casa: il libro, coi disegni originali dell'autore, è molto più per bambini, il tratto dei disegni e semplice ed estremamente didascalico, senza alcuna profondità prospettica, ma perfetto per il pubblico di riferimento; la narrazione è fatta a blocchi, ottima per un racconto della buonanotte ad episodi, e molto più chiara e completa di quella del film (alcuni passaggi mancanti, nel film portano ad avere un paio di momenti WTF, che comunque non danno troppo fastidio, né sono troppo importanti); la presenza, nel film, di una cornice coi due saltimbanchi vuole forse ricreare l'effetto di una storia lontana, che però poi si rivela più vicina di quanto chiunque possa pensare, ed è un bene, non distrae e non da fastidio per niente. Straconsigliati sia il film che il libro, in qualsiasi ordine, e per qualsiasi pubblico di qualsiasi età ed estrazione socio-economico-culturale.
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SCRIVI PURE: chiunque spara cazzate, perché non dovresti tu?
però ricorda, se devi offendere, fallo con stile!