Majo no takkyūbin (1989) di Hayao Miyazaki

il periodo è quello che è, l’importanza dei corrieri, in queste fasi di quarantena, diventa sempre maggiore, anche Ken Loach col suo Sorry, we missed you ci racconta la vita grama di questi nuovi poveri; noi invece, sfruttando sempre l’utilerrimo e comoderrimo netflixparty, abbiamo optato per kiki del sommo Hayao
recensione di KIKI CONSEGNE A DOMICILIO di onironautaidiosincratico.blogspot.it




come sempre, prima della recensione una breve presentazione di ogni partecipante (nome, età, occupazione, piatto preferito, città)

Serena:32, pittrice e illustratrice, kebab vegetariano (sì esiste), Catania

Fabrizio: 30, uomo, ingegnere, pasta, torino

Pietro: 30, uomo, studentepartimeincercadilavorofulltime, pizza con kebab, catania





1. riassumi la trama in 140 caratteri

S: Kiki, piccola strega di 13 anni, parte alla scoperta di una nuova città insieme al suo compagno d'avventura Jiji, un saggio gatto nero, per compiere il suo apprendistato e conoscere nuove persone, che la aiuteranno nel suo percorso di crescita e conoscenza di sé.

F: La piccola strega Kiki, appena compiuti i 13 anni, parte per trovare la propria strada nel mondo.

P: Kiki, raggiunta l’età di 13 anni, lascia casa per trovare lo scopo della propria vita e il posto dove vivere e lavorare 





2. film incentrato sull’adolescenza oppure film universale?

S: il film è valido in ogni tempo e credo che l'adolescenza possa interpretarsi come metafora di qualsiasi fase di cambiamento, quindi si può ritenere universalmente significativo per tutte quelle fasi di disconoscimento e distruzione del "vecchio", per far posto al "nuovo". Durante la narrazione c'è anche un focus sulla chiusura creativa, che blocca le nuove esperienze e impedisce appunto la creazione di nuove capacità: qui anziché distruggere bisogna creare con la volontà, la necessità e il desiderio, i nuovi talenti.

F: Il film è una fiaba quindi universalmente attuale e contestualizzabile. Il passaggio da infanzia ad adolescenza è solo una scusa per trattare un tema più ampio: le difficoltà del cambiamento. Quel meccanismo umano della reazione ai cambiamenti che genera la coesistenza di curiosità di scoperta e paura del nuovo. La prima è una spinta propulsiva verso l'azione, l'altra al contrario è una forza che porta alla fissità. Questo attrito di solito porta al dolore. La scena della malattia di Kiki, quando è a letto con la febbre, rappresenta questo concetto. Il momento di massima sofferenza è anche una grande opportunità per acquisire autoconsapevolezza ed essere pronti ad agire in maniera diversa nei confronti della vita. Kiki deve abbandonare la sua visione ingenua e spensierata della vita per arrivare a una concezione più matura della sua esistenza, in questo processo deve abbandonare qualcosa per guadagnare qualcos'altro.

P: come ogni meraviglioso film dell’immane Maestro la storia è una storia specifica che però riguarda, in fondo, tutti, o almeno chi è abbastanza sensibile da cogliere; qui non si fa eccezione: la storia è sull’evoluzione e la crescita di una giovane donna che cerca la sua indipendenza dal nucleo familiare d’origine, ma in fondo è la storia di qualsiasi maturazione, del bisogno di tutti di trovare il proprio posto nel mondo e al contempo la difficoltà nel farlo, con la fortuna, purtroppo non da tutti, di trovare chi aiuta questo processo 





3. che ruolo ha la famiglia?

S: la famiglia di Kiki asseconda le sue necessità di indipendenza, rispettando in ogni caso la tradizione dell'apprendistato ai 13 anni di età. I genitori la supportano, la incoraggiano e la preparano con tutto ciò che le servirà nel viaggio, ovvero tutte le qualità richieste/accettate dalla società, una strega si veste di nero, ha un gatto nero e vola su una scopa. La bimba vuole portare con sè la radiolina del padre e le viene concesso, la madre poi vuole darle la sua scopa perché è più rodata, ma lei fa un po' di resistenza perché ne ha una fatta con le sue mani, infine accetta quella della madre. Questa scena per me evidenzia il desiderio di voler proteggere Kiki dal mondo nuovo che la aspetta, quindi la madre le passa le sue esperienze, nonostante l'intraprendenza della piccola.

F: La famiglia protegge e supporta. Anche quando non è la tua. La famiglia è bella.

P: la famiglia è il “luogo” da cui bisogna allontanarsi per crescere e farsi una propria famiglia: chiaramente, essendo Miyazaki una persona intelligente, non viene riconosciuta solo la famiglia biologica d’origine formata da una mamma e un papà, ma anche, e soprattutto, quella che ti accoglie e ti fa star bene, a prescindere dai legami biologico-legali tra i vari membri del gruppo, né dal loro assortimento sessuale 





4. come il volo viene inserito nella narrazione?

S: spesso viene usata la frase "ha preso il volo" per indicare qualcuno che ha intrapreso una nuova strada, pieno di speranze, determinazione ed entusiasmo. Questo aspetto però mi sembra posto in secondo piano rispetto a un altro tema, ossia quello del talento. Il primo impiego che trova la protagonista, per la sua capacità di volare, è fare le consegne a domicilio dei prodotti di un fornaio. Kiki è felice di servire, di aiutare, lo fa con grande cuore, umiltà e caparbietà, ma quando il suo talento naturale viene meno, lo riscopre lottando con tutte le sue forze per poter aiutare un amico in pericolo, facendo salire di livello l'utilità del suo dono.

F: Il volo. Per Miyazaki è vita. E' presente in quasi tutti i suoi film: creature volanti, aerei, etc. Suo padre possedeva una fabbrica di aerei, è appassionato di storia dell'aviazione, in particolare quella italiana come dimostra Porco Rosso. Volare per il maestro giapponese significa liberarsi dalla gravità, essere liberi, aspirare a cose migliori. Il volo è anche fonte di vita, in maniera letterale in questo film: Kiki usa la sua scopa volante per guadagnare con le consegne a domicilio.

P: gli aerei, dato il lavoro del babbo di Hayao, sono presenti in quasi tutti i suoi film (non ricordassi male dovrebbe esserci qualcosa che riguarda il volo pure in Heidi), in questo caso, oltre ad avere una meravigliosa bicicletta a elica (con la trasmissione modificata e che inizialmente rimane ferma al suo posto, nonostante il pilota pedali come manco Coppi e Bartali sulle alpi) e la citazione al disastro dell’Hindenburg la parte davvero importante, per quanto riguarda il volo, sta in Kiki e nella sua scopa 





5. che ruolo hanno le donne nel film?

S: quasi tutte le donne che entrano in contatto con Kiki hanno in comune il fatto di essere madri, giovani o anziane che siano. La madre di solito è colei che accompagna nella crescita, accoglie, ristora, consiglia, indica la giusta strada, ha fiducia, guida nell'esperienza sentimentale: queste donne rimangono incantate dalla purezza di Kiki e sono sempre pronte ad aiutarla e a fare il tifo per lei. L'unica donna che non è una madre, è una ragazza poco più grande di Kiki che ha superato momenti di crisi e cambiamento e sa trasmettere la sua esperienza efficacemente. È una pittrice ed è lei a svelare il segreto della chiusura creativa, lei svela come sbloccare i talenti-latenti. In una visione d'insieme più metaforica, le donne rappresentano una fase della vita ben precisa che probabilmente anche Kiki affronterà.

F: Partiamo specificando che la poetica di Miyazaki è essenzialmente pacifista, ambientalista e femminista. Le donne sono molto spesso protagoniste o comprimarie delle sue storie, personaggi forti, dotate di autonomia, autosufficienti, decise, ribelli anche. E' così anche Kiki, un personaggio pieno di entusiasmo per la vita, un'adolescente che va a testa alta nella dura vita che l'aspetta. Nonostante gli insuccessi, le difficoltà, le sofferenze, alla fine manterrà la sua positività e l'amore verso l'umanità. Anche gli altri personaggi femminili sono tutti dotati di caratteri ben delineati, ma tutte sono accomunate dal senso di protezione materno verso la protagonista.

P: Hayao è un femminista (oltre che ambientalista, pacifista et similia) quindi le donne, chiaramente e come in tutta la filmografia, hanno ruoli estremamente principali (anche quando non sono le protagoniste): qui questa tradizione viene rispettata alla grande: non solo le streghe esistono senza nessun problema (societ° potentemente ideale) ma fanno lavori normali, si aiutano in famiglia e si odiano tra estranee (con grande stupore di Kiki); solo una donna aiuterà Kiki (e saranno donne, anche le più stronze, le principali clienti) ed è lei che porta avanti l’attività, con l’aiuto di un uomo forzuto 





6. hai visto altri film di Miyazaki? ne vedrai altri?

S: Questo è il primo film che ho visto di Miyazaki e vorrei vederli tutti.

F: Del maestro bisogna guardare tutto.

P: quotando Serena ed Fabrizio: s’ha da vedè tutto!



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