Reality (2012) di Matteo Garrone

Non visto all'uscita non condividendone l'eccessivo entusiasmo generato, l'ho visto quattro anni dopo, con calma e senza pregiudizi (almeno credo...)



La storia è semplice quanto contemporanea: un normalissimo e qualunquissimo cittadino viene attirato da un reality, dalla fama che parteciparvi genera, finendo per essere assorbito da quella casa e volerne diventare schiavo, fino a riuscirci, in qualche modo. Belle soddisfazioni per Garrone: ha dominato i David di Donatello (non che la cosa sia indicativa di qualità), ha vinto il GranPremio della giuria a Cannes (nominato alla Palma, rubatagli dall'amore di Haneke) ed è stato osannato subito da tutti (giornalisti, critici e pure i vari blogger/cinefili/mentecatticheparlanodicinemaingiroperilwebb). La storia può essere interessante, seppur arrivi con qualche anno di ritardo (ormai la fama la si cerca sul web, non più in tv, seppur i malati di tv e della sua fama di certo non mancano); gli attori son bravi, bravissimi: Iorio da Oscar quando piglia per il culo Luciano, Aniello Arena meraviglioso (seppur ergastolano) protagonista, come tutta la famiglia perfetta in ogni sua parte; quello che manca è però un'analisi vera e cruda della società: si parla sì del problema dei social, della tv, del suo potere, della ricerca spasmodica di visibilità (quella vera, non quella con cui chiunque pretende di pagare un giovane professionista), si parla pure della stupida attesa di qualcosa di più grande, come delle mogli che spesso devono accollarsi i problemi o le follie dei mariti pur di tenere integre le famiglie; ma da tutto ciò ne esce un pastrocchio napoletanoso che dovrebbe affascinare e non ci riesce (neanche coi mostruosi pianisequenza che Garrone butta in faccia al pubblico senza neanche chiederglielo), né tantomeno con la meravigliosa colonna sonora (qui sotto per chi volesse goderne) di Alexandre Desplat (che ha continuato con Garrone anche per Il racconto dei racconti). Tutto è bello, tutto è benfatto (Peppe non mi odiare), tutto è corretto anche politicamente e moralmente, ma niente è riuscito a scalfirmi, niente mi ha dato quel quid in più: sembrava di vedere un mockumentary su qualche folle ex-concorrente di reality, tutto bellissimo, tutto perfetto, ma anche inutile in fondo. 
Sarò un insensibile, ignorante, stronzo e cinico, ma non riesco a capire (seppur goda della visione dell'opera); rimanendo questo uno dei pochi film italiani del III millennio che sia meritevole di 90 minuti spesi della propria vita.



P.S. Matteo Garrone somiglia troppo a Moritz Bleibtreu

Commenti

  1. Io all'epoca - lo vidi al cinema - ne rimasi entusiasta, sia per il piano tecnico che per quello contenutistico. Non scardina nessuna realtà, però fa capire quanto la fame di fama posso distorcere la realtà.
    Il finale poi è grandioso.

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    1. il finale mi è sembrato fortemente onirico, mi da la sensazione (che così di certo non sarà, figurati) di un qualcosa che non sapevano come raccontare e allora vai con lui che entra, si sdraia e ride (non credo di rendere l'idea)...comunque è forte, e su questo non ci piove.

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  2. Beh, che siamo su due posizioni quasi opposte lo sai ;)

    e non solo riguardo Reality ma verso il cinema italiano tutto.
    Ma sai anche questo.

    per il resto invece io trovai Reality, oltre che un mezzo prodigio registico, anche un film capace di farmi riflettere come nessuno sulla tematica di cui parla.
    Insomma, passo dal tuo inutile al mio "necessario" ;)

    capisco le tue critiche, le hai ben argomentate (non tacendo poi sui pregi) ma, davvero, non mi ritrovo in nessuna di esse.

    Sei poi sicuro che la tv non dia notorietà?
    per quanto mi riguarda uno mezzo famoso in tv rimane ancora nettamente più famoso di uno famosissimo sul web (penso agli youtuber)

    fai un giro in piazza a Catania e senti se ci sono più persone che conoscono uno che ha vinto il grande fratello o è diventato famoso in tv rispetto a Favj o questi altri.
    Magari troverai fasce diversissime (sotto i 20 anni vincono questi ultimi) ma secondo me nel totale non c'è paragone

    ma magari mi sbaglio ;)

    (ma allora perchè TUTTE le star del web vogliono finire in tv? finendoci poi tra l'altro)

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    1. Carrello iniziale e finale ottimi, recitazione pure, è il resto (registicamente) che mi manca, rimane comunque un gran bel film, mica operazione vacanze o il rambo turco...

      detto questo gli youtuber che vanno in radio e tv meritano la morte, lentamente...

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