Into the woods (2014) di Rob Marshall


visto forzato da IMA, lei si che sa come convincermi...sapevo che era un musicarello solo per una news sentita per sbaglio in radio, riferita al film...

  • la prima canzone/brano, con l'introduzione di tutti i personaggi, che finiscono a cantare (fino alla nausea) la stessa cosa, non è da buttare, affatto

  • la similitudine con Sweeney Todd è parecchia, non solo musicale, e ciò non è necessariamente un bene

  • la trama è gradevole, le storie si intrecciano abbastanza bene (seppur qualche "trovata" sembra trovata per sbaglio in un bosco a caso)

  • i personaggi rispettano i loro omonimi letterari abbastanza fedelmente (la moglie morta o cenerentola che alla fine scappa)

  • l'idea di rileggere le storie in chiave dissacrante non è male, ma Shrek è arrivato in sala 13 anni prima, che qualcuno lo ricordi alla Disney, alle altre case produttrici e alla DreamWorks stessa

  • un piccolo merito però agli sceneggiatori va dato: nessuno è totalmente buono nella pellicola: tutti hanno almeno uno scheletrino nell'armadio, a tutti si può dare la colpa di qualcosa, ed è questo forse che rende più reali tutti i personaggi presenti in tutte le storie

  • la scena gay tra fratelli è divertentissima (non son stato l'unico a notarla)

  • originato, non creato, da un musical: si dovrebbe vedere il musical per poter far confronti...

  • le musiche son tutte le stesse del musical, trane una: Rainbow

  • mamma mia Gionni Dep che fa Gionni Dep è ormai insopportabile, anche se qui, per fortuna, dobbiamo sorbircelo solo per pochi istanti

  • Meryl Streep al contrario, entra di diritto, insieme alla Cardinale, nelle GILF del secolo; anche se il suo "imbruttimento" iniziale è esteriore e insignificante: quando appare sullo schermo non riesce a far paura davvero, neanche un pò, neanche ad un bambino

  • "quando spunta Phoebe Forrester sullo schermo il cuore si allarga" citando il buon Frùscio

  • la pellicola non è proprio per famiglie: due bottarelle dark e due scene crude non son per tutti; ma comunque il finale

  • la strega vale a Meryl la DICIANNOVESIMA nomination agli Oscar

  • grazie al cielo stavolta gli italiani non subiscono uno stupro linguistico causa traduzionedelcazzo

  • a metà ci si ritrova ad un passo dal "e vissero per sempre felici e contenti", ma arriva qualcosa che sconvolge tutto e parte un secondo film dove i personaggi sembrano diversi, si atteggiano in maniera diversa, si comportano in maniera diversa; ok fare vedere la differenza, ok stravolgere il tutto, ma almeno dare qualche segnale prima, no vero?

  • Emily Blunt interpreta la moglie del fornaio che non può avere figli; ironia della sorte l'attrice era incinta durante le riprese

  • $$$$$ 50.000.000 che son stati abbondantemente ripresi al botteghino, ma che potevano esser spesi meglio

  • nel 1994 ci avevano già provato a portare Into the woods al cinema, partendo dalla Disney per finire alla Columbia, con Cher, Susan Sarandon, Meg Ryan e Billy Cristal, ma tutto è andato in fumo

  • per fortuna Marshall ha deciso di non utilizzare il 3D

  • per James Corden questo è il secondo film dove appare in una storia di Jack & il fagiolo magico

  • mentre per Christine Baranski è il terzo musical: gli altri due erano Chicago con Marshall e Mamma mia! con Meryl Streep

  • una domanda però sorge spontanea: ma nel 2014 dobbiamo ancora prender ispirazione dai fratelli Grimm per fare i film?!?!

  • altra domanda (meno spontanea): ma il panettiere e Rapunzel, alla fine, si incontrano?

  • il peggior Marshall: Nine è nettamente superiore, come lo è Chicago senza alcun ombra di dubbio

  • nonostante tutto uno dei prodotti Disney più intelligenti e riusciti degli ultimi tempi


Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. vogliamo parlare del riferimento al contrappasso dantesco della povera moglie del fornaio? Che qui non posso scrivere perchè risulterei volgare
    G.

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    1. Sii pure volgare quanto vuoi qui...comunque lo schiattamento della moglie del fornaio è uno dei momenti più alti del film, insieme al balletto gay tra principi...(a mio avviso non voluto, o almeno non così esplicitamente voluto)

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  3. prima pensa al buco e poi cade nel buco. E sì, quello che mi è piaciuto è stato il non essere classicamente disneyano e quello che tu stesso hai nottato, cioè il considerare la possibilità che nel grande andare delle cose la colpa è di tutti
    G.

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