47 ronin (2013) di Carl Rinsch

un altro piccolo tassello per raggiungere l'obiettivo prefissatomi in questo post

  • inizio medievale di finta storia per dar una cornice, visto e rivisto, ma ci sta, seppur con una CGI pessima: fumettosa e banale

  • japan-samura-fantasy con sfondi ecologisti...scelta azzardata, scopiazzando, e pure male, la principessa miyazakiana (alcune dinamiche ricordano pure il samurai di Cruise)

  • la principessa e il povero, tra l'altro pure straniero...col muro di irriconoscenza/diffidenza da abbattere

  • l'inquadratura del lupo che si trasforma è intelligentissima, fa vedere senza bisogno di far vedere tutto, e allo stesso modo l'incontro col nobile, visto dall'alto, fa un bell'effetto (mostrando più di quello che potrebbe fare una qualsiasi altra inquadratura: tutti gli "eserciti" spiegati, e la grandezza del giardino/cortile)

  • un pò di balli e musiche tipiche giapponesi, giusto per far diventare il tutto interessante culturalmente...

  • i combattimenti, seppur un pò troppo frenetici, sono girati con arte, anche se la frenesia rovina davvero tutto (forse sarebbe stato meglio ingaggiare uno scenografo in più e un montatore in meno)

  • vedere tutti gli attori orientali che parlano americano fa un pò strano, ma vabbè

  • il seppuku visto come grande onore e gioia per chi lo pratica, e quasi anche per chi vi assiste (si fa fatica a credere all'esistenza di gente che la pensasse così, magari che l'abbian detto, ma non che l'abbian fatto)

  • paesaggi epici, che però, quale che sia il periodo in cui è ambientata la storia, risultano poco credibili in Giappone: alte costiere e grandi e profondi laghi solcati da vascelli

  • i ralenti giusti e quando servono, senza abusarne

  • la foresta ricorda anch'essa quella mizayakiana, anche se questa è la versione brutta e horror dell'originale

  • e c'è pure il super cazziatone (o sermone se preferite) sull'amore e sulla giustizia, sull'ingordigia e sulla cupidigia umana, tutto condito da strani esseri della foresta, templi nascosti e monaci in meditazione

  • c'è pure il cicciobombabarbuto che fa le battute simpatiche

  • la strega coi due occhi diversi ha una carica sensuale e di ribrezzo al tempo stesso, infinita

  • i samurai, anzi ormai ex samurai, scoppiano a piangere per la morte di un loro compagno, seppur comprensibile, li rende simili a delle spice girls qualsiasi

  • piano piano, tutti, si redimono sulla loro posizione a proposito del nostro protagonista

  • gli effetti grafici con la strega non son fatti male, affatto!

  • alla fine al suo passaggio, in effetti, tutti si son inginocchiati

  • il sangue manca, la violenza è quasi sempre nascosta o autocensurata, forse per essere accessibile ad un largo pubblico, ma limitando così il godimento per il principale pubblico del film
  • esordio alla regia di un inglese che potrebbe dare tanto al cinema di intrattenimento degli anni '10

  • la storia vera, ovviamente, è molto diversa, e, facilmente, reperibile sul web
  • tutti giù a lamentarsi della presenza di draghi e streghe, che rovina l'atmosfera...e son gli stessi che si masturbano con Smaug, BuUuUuUuUuUuUuUuUh...e si lamentano pure come il fatto storico venga modificato e romanzato esageratamente (nessuno si è lamentato della falsità della storia di 300 e del seguito, e poi Bastardi senza gloria vi dice qualcosa?!?! Non per forza la verosimiglianza fa un bel film, nè l'assenza di essa lo rende brutto)

  • il tizio pieno di tatuaggi osannatissimo in trailer e locandine, si vede solo in una scena, in due o tre inquadrature, per un totale di 3/5 secondi

  • immancabili i petali di fiori di pesco/loto/mandorlo che cadono alla fine

  • il finale stupisce, lascia un pò sconcertati, ma rispecchia e onora l'intera pellicola


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