Vittima degli eventi (2014) di Claudio Di Biagio - #recensionedimassa

Fare le recensioni è come fare l'amore: in più si è e meglio è (dopo averlo recensito anche qui).
 



Prima delle risposte una brevissima, sintetica e minuscola presentazione di ogni partecipante a questa recensione di massa, fatta di nome, età, professione e cibo preferito:

Sarah
: 18, donna, studentessa presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, cotolette di melenzane

Enrico: 22, uomo, studente,  zuppa di legumi
eRica: 22, donna, parrucchiera, patate
Donata: 27, donna, scaloppine ai funghi, organizzatrice e alla perenne ricerca
Pietro
: 25, uomo, studentepartimeincercadilavorofulltime, pizza con kebab

1 - riassumi la trama in 50 parole.
S - Dylan Dog è alle prese con un nuovo caso. Orrendi incubi perseguitano la sua cliente (Adele), e fanno agitare il suo quinto senso e mezzo. La verità sembra, però, difficile da scroprire. Grazie all'aiuto di Groucho,  Bloch, e Madame Trelkovski riuscirà l'indagatore dell'incubo a risolvere il mistero?
E - Dylan Dog ha traslocato a Roma e si trova a dover affrontare un caso interessante: una ragazza è stata preda di visioni che riguardano una ragazza in lacrime e con la testa poco stabile. Con un metodo investigativo singolare, Dylan Dog troverà una soluzione che lega storie tragiche del presente e del passato di Roma.
R - Adele ha degli incubi ricorrenti e si rivolge a Dylan (investigatore degli incubi). Lui con metoti poco ortodossi risolve il caso con risvolti inaspettati.
D - L’indagatore dell’incubo si trova a Roma ed è alle prese con gli strani avvenimenti che coinvolgono una giovane ragazza, Adele. Anche questa volta Dylan non si lascerà sfuggire l’ennesima occasione di sciogliere la matassa dell’ignoto insieme al suo amico Groucho, Bloch e Madame Trelkovski.  
P - Uno strano investigatore (dell')occulto ha un nuovo caso da portare avanti, tra vecchi amici e nuovi "metodi investigativi"...

2 - conoscevi Dylan Dog prima della visione di questo mediometraggio? 
S - Si, sono una discreta lettrice del fumetto di Sclavi. 
E - Abbondantemente
R - No, solo visto qualche tavola, ma ne ho solo apprezzato il disegno...
D - Conoscevo il personaggio  Dylan Dog, ma non sono mai stata un’accanita lettrice del fumetto. 
P - Mai letto o visto niente di Dylan Dog, ma mi sa che ora mi ci avvicinerò a qualche albo (un amico mi ha detto che mi passerà i suoi 3 preferiti per avvicinarmi, e poi mi sa che mi affitterò tutta la sua collezione)

3 - attraverso quali canali sei venuto a conoscenza dell'opera e dell'evento organizzato da Mentelocale?
S - Ho scoperto l'evento grazie a facebook.
E - Ho beccato su youtube i primi video-richiesta di crowdfunding dei creatori, poi il primo teaser/trailer; qualche mese fa ho scoperto tramite amici che il mediometraggio era in dirittura d’arrivo. Dell’evento Mentelocale ai Benedettini ho saputo tramite Pietro l’invito su facebook.
R - Tramite Pietro (autore del blog, nonché suo partner sessual-sentimentale ndb[nota del blogger]) e facebook
D - Tramite il blog mentelocalefiumefreddo.blogspot.it e la pagina fan dell’associazione mente locale su facebook!
P - Conoscendo gran parte del direttivo di Mentelocale l'ho saputo in tutti i modi possibili (messaggio privato, sms, facebook, twitter, a voce, locandine, via telefono, segnali di fumo, piccione viaggiatore, youtube, etc.)

4 - cosa hai pensato a fine visione? 
S - Ho realizzato che grande talento celato abbiano spesso le nuove generazioni, come quella di Valerio o Luca o Claudio, nonostante tale dote non venga riconosciuta in Italia, costringendo le giovani menti ad accontentarsi di fare progetti no­profit o, comunque, per il web senza permettere loro di guadagnare grazie alle loro capacità. La situazione appare maggiormente incredibile ponendola a confronto con altre realtà, come quella americana dove essere regista o attore è considerato un vero e proprio lavoro e consente, nella maggior parte dei casi, di poter vivere grazie a ciò, mentre qua se alla domanda: “ Che lavoro fai?”, si risponde: “Il regista/attore/scenografo/direttore di montaggio...”, quasi sempre la successiva battuta è “No, dai seriamente”. 
E - Mi è sembrata subito un’opera davvero ben fatta; la qualità tecnica, la fotografia in particolare, mi ha impressionato molto, insieme alla regia è riuscita a ricreare in video le atmosfere del fumetto. Interessante anche la mutazione dell’umorismo di Groucho, che da isolate freddure si è spostato su battute più articolate e raffinate. Posso comprendere Di Biagio il quale ha confessato che lavorando con Milena Vukotic a tratti aveva voglia di sperimentare un po’ di granny love. Hanno voluto trascurare il rapporto con l’ispettore Bloch, spero avranno modo di valorizzarlo meglio. Il personaggio di Dylan invece mi è sembrato molto debole, sia per l’interpretazione di De Benedetto, che per la caratterizzazione, che lo ha reso più stronzo e cinico e viscido sì, come era nelle intenzioni dei creatori, ma non ne ha restituito la complessità. Mi è sembrato piatto e freddo, estremizzando. Comprendo anche la difficoltà di articolare un caso più ricco, dal punto di vista investigativo, dato il minutaggio ristretto. Accetto anche la parentesi psichedelica, che ha dato modo di realizzare una delle scene più intense del film. In ogni caso, buona prova. 
R - Già finito?! fighi i titoli di coda! 
D - Alla fine del film sono rimasta piacevolmente meravigliata dall’eccellente risultato raggiunto da ragazzi che come me hanno delle passioni. Ragazzi  ma professionisti, ognuno del proprio settore, che  senza avere a disposizione i mezzi delle grandi produzioni  sono riusciti a fare qualcosa di qualitativamente rilevante e soprattutto di portare a termine un progetto fortemente voluto! Aldilà di tutto quello che si può dire del film è un esempio di tenacia e determinazione che al giorno d’oggi dobbiamo avere tutti perchè quando si vuole fare qualcosa che ci rende vivi  bisogna non solo pensare di farla  ma farla e basta. Nessuno ci darà la possibilità che vogliamo, dobbiamo crearla anche dal nulla! 
P - Non è un capolavoro, come troppi osannano, ma per quel che avevano a disposizione, è più di quel che potrebbe aspettarsi. Magari fosse tutto così il cinema italiano. 

5 - cosa pensi delle autoproduzioni e delle campagne di crowfounding nel cinema? 
S - Penso che siano importanti per permettere la diffusione di notizie di tale genere, anche grazie al passaparola, e consente, inoltre, di potersi confrontare e di aprire la propria mente ad una nuova realtà, che non sia quella a cui ci costringono i nuovi media bombardandoci di messaggi subliminali errati, dove un Francesco Sole, prodotto di massa autenticato da Francesco Facchinetti, sfonda solo grazie ad un bel viso e a video strappalacrime e poco originali, mentre un Claudio di Biagio capace grazie a vari collaboratori, anche loro non pagati, di realizzare tali opere artistiche e cinematografiche non venga, infine, chiamato da nessuno. La risposta a tale meccanismo errato italiano deve venire proprio da noi. 
E - Ho visto Vittima degli eventi tre volte, oltre alla qualità dell’opera mi ha entusiasmato proprio il contesto in cui è stato realizzato. 
R - Ottima cosa quando riescono a produrre cose del genere! 
D - Le autoproduzioni nel cinema sono l’unico modo per gli sconosciuti di portare avanti i propri progetti. L’unica maniera per chi non è già dentro “i giri” di sperimentare e crescere. Le campagne di crowfounding in Italia funzionano poco. Se la gente pensasse di dare fiducia in anticipo ad un progetto cinematografico ( o di qualsiasi altro genere) pensando che sia come pagare in anticipo il biglietto che pagherebbero per andare a vederlo al cinema, molto cambierebbe e molti progetti verrebbero alla luce grazie all’aiuto di tutti. Ma la cooperazione a volte c’è e a volte manca… Forse è questa la chiave che ci permetterebbe di far fronte ai grandi del settore, ovvero sostenerci di più e investire di più su noi stessi e in ciò che crediamo  anche quando non riguardi strettamente nostri progetti ma anche quelli in cui vediamo del potenziale. 
P - Sono necessarie in un paese dove l'indie e i giovani non vengono considerati, in nessun campo artistico. Anche se credo che difficilmente possano dare origine a veri e definitivi capolavori.  


ovviamente chi volesse aggiungersi può farlo in qualsiasi momento, basta contattarmi qui sotto o cercarmi sui social o via mail ;)

visto che ci sta, vi metto direttamente il film completo e non il trailer 




e qui una chicca solo per voi

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