Hitchcock (2013) di Sasha Gervasi

visto con troppe aspettative mi sa, forse, anzi sicuramente, per l'estremo rispetto e amore che provo per il regista protagonista di questa pellicola






Il film dovrebbe essere incentrato su Psyco, e sulla scena della doccia (che vediamo girata, di cui viene parlato a lungo nei locali della Censura e di cui vediamo la prima "diretta" dal regista stesso), ma in realtà è una semplice e banale storia d'amore, con un'inizio piatto, una crisi e una soluzione. Un pò un insulto al maestro della suspense, che qui viene dipinto come umanamente e artisticamente dipendente dalla moglie (non ho letto il libro e non conosco la vera storia del regista, per la prima spero di poter recuperare presto).
Girato e fotografato bene (credo che al giorno d'oggi per girare un film male ci si debba mettere d'impegno), ma non dice niente di che. Unico spunto particolare e intrigante è la presenza di Ed Gein nella vita quotidiana, come nei sogni del Maestro (girati bene, imitando lo stile del vero Hitch). Divi di Hollywood che interpretano altri divi di Hollywood, ma che non aggiungono niente, né danno particolari interpretazioni.
Se volete sapere com'è stata girata la scena cercatevi il making-of, e se vi piace il regista guardatevi i suoi film, evitate sta cosa.
C'è gente che mi chiede perché non abbia fiducia nella critica italiana, basta leggere qui e qui, la differenza tra quella americana (divisa tra chi lo ama, chi lo odia, chi lo reputa un capolavoro, chi una merda, chi un filmetto, chi non male ma neanche granché) e quella italiana (dov'è da tutti definito un capolavoro).
Biopic del grande Maestro, ma vediamo poco del set e tanto della vita privata, forse sarebbe stato più interessante e divertente il contrario.





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