MDUER #10

e ci siamo: doppia cifra...non credevo avremmo retto così tanto...

memorie di un elefante rosa - episodio dieci

Eccoci qua... è passata solo una settimana da quando lui è tornato a casa, e invece a me sembrano essere passati secoli e secoli dovranno ancora passare prima di finire questa avventura. Mi sento una rammollita piagnucolona che pesta i piedi (non troppo forte, la gamba fa ancora male ogni tanto) perché vuole tornare a casa e basta, ma sto cercando di migliorare, in qualche modo. Sto cercando di studiare e leggere un po' di più, invece di perdere tempo a piangermi addosso o a guardare serie su netflix. È solo che mi sento quasi senza energie, senza voglia di far niente... Settimana prossima ho il primo esame "importante" di inglese e sono un po' preoccupata...settimana prossima faccio anche il tatuaggio, cosa che mi rende tanto felice quanto terrorizzata! Ma mi sento pronta e so che sarà una delle cose belle di questa esperienza.
da quando son tornato conto i giorni, sta volta so esattamente quanti ne mancano per rivederla, e questo dà una sorta di obiettivo, un punto da raggiungere, un punto fermo, e già fa sembrare meno infinita questa esperienza (-56!!!); ritornato più lentamente dell'ultima volta alla normalità, ho cercato di affogare tutto nello studio, con scarserrimi risultati, e allora giù di film e serie: prima ho finito di nuovo tutte le puntate dei griffin, poi lo sciacallo, consigliato da un amico, poi il postino, che male non fa rivederlo, magic in the moonligh una deludente scopiazzatura degli ultimi allen, poi dear white people consigliata da un altro amico (serie carina su stereotipi e lotte contemporanee), poi possessione demoniaca (visto pure con lei in "diretta" con watch2gether) un'aberrante film a bassissimo budget di un horror domestico esilarante, e anche un bel documentario (di 49 minuti, non so perché il tipo l'ha precisato più volte) sul maxiprocesso alla mafia ad un evento geopolitico a cui ho partecipato con un'amica; tutto ciò non è comunque servito a distrarmi dai pensieri sempre uguali e sempre identici che si ripetono nella mia vuota scatola cranica, che mi portano sempre a pensare a lei, a noi e a boh

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