Annihilation (2018) di Alex Garland

visto in un sabato sera milanese, su un divano che è stato praticamente la mia casa per tre giorni, e che quel pomeriggio mi aveva visto calcarlo tra lancinanti dolori dovuti ad una leggera dissenteria, con annessa visione dei colpi truffautiani...
recensione annientamento di netflix onironautaidiosincratico.blogspot.com
Tratto da un romanzo di Jeff VanderMeer (primo di una trilogia, che novità per gli ultimi tempi) e distribuito in sala solo in 4/5 paesi, questo film è una di quelle esclusive Netflix che, insieme a Mute di Duncan Jones e The irishman di Martin Scorsese, cercano di alzare il livello delle robaccie prodotte finora dalla casa di distribuzione di Los Gatos. 
In questo caso dietro la macchina da presa c'è il buon Garland che dopo un paio di ottime sceneggiature (28 giorni dopo, Dredd, Non lasciarmi e The beach) e il ne-parlano-tutti-benissimo Ex machina, prosegue nell'ambiente fantascientifico con la storia di questa coppia, anzi di questa donna che cerca di salvare la propria coppia, anche a costo di entrare nel gigantesco bagliore (shimmer in originale) che avvolge parte della costa (lui era già entrato e forse non ne era mai uscito). Ma il problema è: lui è lui, lei è lei, ma soprattutto il tradimento è stato scoperto, il traditore andrà dentro lo shimmer per redimersi, e ci riuscirà? 
I piani temporali son tanti, troppi, tutti contortamente inseriti l'uno dentro l'altro: non si capisce quasi mai, soprattutto fino a metà film, dove siamo, chi sta vedendo cosa, esattamente cosa succede prima di cosa: non tutti riescono a fare il mementiano Nolan dei tempi migliori, c'è poco da fare; in più la storia si contorce, e alla fine non ci spiega cosa succederà e dove arriveranno i protagonisti, o la protagonista, e questo non è necessariamente un male, se perlomeno si è capito cosa fanno i protagonisti e perché (e neanche la citazione di Alien salverà il film!).
Colpisce la presenza di tante e tali donne così potenti, non per misoginia: ma è strano, ed è anche strano come queste donne siano quasi supereroine: una biologa e una fisica che sparano come neanche il campione intermondiale di tiro al piattello (va bene che con la fantascienza ci si può permettere tutto, ma un minimo di coerenza non guasta mai). Sembra il remake del remake di ghostbusters tutto al femminile, tutte, tranne la protagonista, carne da macello (è uno spoiler?).
CGI perfetta: solo quando serve e pure di buona qualità: niente di eccezionale ma semplice ed efficace (visto sul grande schermo magari si sarebbe potuto vedere qualche problemino in più, ma su un 40 pollici fullHD non ci son stati problemi); Netflix ha deciso di distribuire il film in sala in pochi paesi (Usa, Canada e Cina) nel resto del mondo solo sulla loro piattaforma, di certo un nuovo modo per fruire quello che una volta si chiamava "cinema" che di certo non può più esser definito tale, mancando la sala, ma che sicuramente sarà il modo più diffuso (causa pigrizia de laggente) per godere delle pellicole (termine anch'esso arcaico ormai).




Commenti

  1. Ciao ragazzi, come posso contattarvi?
    Grazie in anticipo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Pietro, scusa effettivamente sono stata troppo generica. Vorrei parlarvi per una possibile collaborazione tra cinefili.

      Elimina

Posta un commento

SCRIVI PURE: chiunque spara cazzate, perché non dovresti tu?

però ricorda, se devi offendere, fallo con stile!

ARCHIVIO

Mostra di più