MDUER #3

three is the magic number: come diceva qualcuno
capitolo 3 - ritorni - 29/03/018



È difficile accettare che lui sia tornato alla sua vita quotidiana, il fatto che abbia i suoi impegni, gli amici, che possa non rispondere al telefono qualche volta... Sento quasi una specie di invidia: adesso lui non è più scombussolato come me, è a casa. Ovviamente la cosa mi rasserena, sono felice che lui sia di nuovo a casa e che riprenda tutto come prima, anche se senza di me. Sono diventata forse un po' gelosa, vabbè, non è proprio gelosia, ma quando lui fa le cose senza di me, con altri, è come se mi sentissi un po' esclusa. È solo una sensazione, niente di razionale! Io qui faccio tante cose (beh, tutto...) senza di lui, ed è strano. È strano che lui non faccia attivamente parte di questa cosa, che non sia qui al mio fianco. La gioia di aver già superato un primo corso non ha avuto lo stesso sapore di quando correvo a casa dopo un esame per abbracciare lui ed essere felici insieme. La gamba sta migliorando, riesco a fare più cose e raggiungo piccoli traguardi ogni giorno. Sono felice, molto felice. Ma è strano (e anche un po' triste) doverlo condividere a distanza.
l'ultima parte del viaggio è stata la più sconvolgente: conoscere tutta quella gente con la mia stessa passione, capire che di Cinema, in fondo, non ne capisco una minchia, che sono bianco come un foglio di carta candeggiato, che però intorno ad un film o ad un quiz si diventa tutti amici, che qualche bicchiere (ma pochi) possono far stringere di più e più velocemente i legami tra le genti, mi ha reso una persona migliore, seppur di pochissimo; arrivare a casa è stato un sollievo enorme (poter sfondare di nuovo il mio divano, sdraiarmi sul mio letto e, soprattutto, poter di nuovo sedermi comodamente sul mio trono) son emozioni che solo chi sta lontano da casa può capire; ma al contempo ritrovare tutte le cose che negli ultimi mesi ho condiviso con lei, rivedere ogni singolo oggetto dove lei ci si è poggiata, che lei mi ha passato, che lei usava per fare questo o quell'altro, è sia piacevole perché ogni cosa ti ricorda lei, ma al contempo doloroso, quasi come la goccia che scava la pietra: inizialmente non ci si fa caso, ma col passare del tempo diventa sempre più profondo e difficile da sopportare




come sempre, qui sotto, due brani da accompagnare alla lettura (provate a leggere con entrambi i video)

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