OFFBLOGTOPIC #4 - Doctor Sleep (2013) di Stephen King

Libro regalatomi per il mio compleanno, da una persona speciale, e letto con calma, senza fretta, senza volerlo consumare subito, ma pretendendo di gustarlo fino in fondo, come con una buona mousse coperta da una specchiante glassa, ne puoi sempre ordinare un'altra, ma la prima va assaporata fino in fondo, lentamente...



Una premessa prima di iniziare: King è incapace di scrivere male un libro; il libro scorre, la trama è avvincente, i capitoli volano sotto gli occhi e la voglia di sapere come va a finire la storia impedisce di staccarsi dal libro. I personaggi sono ben caratterizzati, a partire da Dan, figlio di Jack Torrance, dal quale non ha ereditato solo la luccicanza...
La storia parte semplice: un cresciuto (male) Dan alla ricerca di sé stesso. Oltre allo spunto autobiografico (cosa che ho scoperto, personalmente, solo dopo la lettura di questo libro, ma che si può percepire nei modi utilizzati dall'autore) la storia offre non molto, a parte qualche richiamo al padre putativo Shining, senza la lettura del quale questo Dottor Sonno (titolo che poteva, una volta tanto, esser facilmente e perfettamente tradotto) rimane comunque una piacevole e pienamente comprensibile lettura. I richiami all'Overlook Hotel ci sono, in maniera diversa, in tutte le parti del libro: nella prima parte ricorda più la storia, nella seconda le atmosfere, senza però raggiungere mai la perfetta inquietantezza dell'originale. 
La thrilleranza della storia c'è tutta: le descrizioni delle situazioni paranormali sono perfette e fanno percepire a pienno le emozioni e le sensazioni; dallo straniamento alla paura, dalla gioia alla consapevolezza del proprio "potere".
Alla fine il romanzo è tutto intorno a Dan, alla sua storia: dalla perdizione alla rinascita tramite l'educazione di un nuovo adepto, una maturazione umana e psicologica avvenuta fin troppo velocemente che deve essere metabolizzata dal protagonista fino a giungere ad una vera e completa crescita.
Il finale buono/buonista non rovina il tutto, lascia un briciolo di amaro in bocca, senza però danneggiare ciò che di buono è stato messo su dalle 380 pagine precedenti.
Il figlio illegittimo, e riconosciuto postumo, di Shining

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