Hot Rod (2007) di Akiva Schaffer

sabato sera, a casa, a provare e montare, più provare che montare, dopo due birre e tre arancini di Serafino la scelta è stata tra un horror e questo; si è scelto questo perché 
"dura poco! fico mettilo!!"



Trama inconsistente, regia impalpabile, gag a volte troppo lunghe e ripetitive, ma questo film fa ridere come pochi.

I personaggi sono perfetti, tutti, le situazioni surreali, i dialoghi lenti e nonsense fino all'inverosimile.

Partiamo coi personaggi: dal protagonista ventenne che non riesce a crescere, potremmo dire un PeterPan moderno, che alla vista di Denise (una Isla Fisher 23esima nel 2003 tra le donne più fighe del pianeta secondo il Times) la superfiga superstereotipata che sta con l'altrettanto superstereotipato Jonathan (un altrettanto figherrimo Will Arnett) diventa stupido e vuole rubargliela. Ci riuscirà grazie agli amici di una vita, quegli amici che non lo abbandonano di fronte alle difficoltà o ai fallimenti, che gli sono accanto, e a cui "piace festeggiare". La madre sembra vivere su un altro pianeta, essere quasi distaccata da tutto e da tutti, ma in fondo, a modo suo, vuole bene al figlio. Stessa cosa non può dirsi del patrigno ( un inglesissimo, anche se a guardarlo sembra ispanico, Ian McShane, si capisce anche dal cognome) che lo sfida e lo picchia selvaggiamente ogni giorno non tanto per insegnargli qualcosa, o trasmettergli una qualche lezione di vita (anche se durante la loro penultima scena insieme, sul divano, sembrerebbe di si), ma giusto perché è uno stronzo e gli piace farlo, e qui va il mio plauso a tutto il team produttivo del film che non ha spinto per una trama smielosa o educativa.
Poi si passa alla sceneggiatura, che è un pò carente in quanto spesso le scene sono fine a sé stesse, mancano di senso rispetto al totale del film, o anche rispetto alla precedente o alla successiva, ma rimangono divertenti tutte. La voglia è quella di prendere in giro alcuni film degli anni '80; in alcuni casi ci riesce, in altri meno, ma comunque tutte le circostanze sono sì surreali, ma comunque realistiche, compreso il finale, bello cattivo,[([S-P-O-I-L-E-R])] dove finalmente il protagonista riesce a picchiare il patrigno fino a farlo cagare addosso.[([F-I-N-E-S-P-O-I-L-E-R])]
Si vede l'origine SNL dei tre dell'isola solitaria, ma la cosa non dispiace, anche se in alcuni casi le gag sono eccessivamente tirate e ripetute.
Il film diverte, fa passare di corsa i novanta minuti, senza fare una lezione di cinematografia, ma neanche facendo spegnere il cervello. Mancava un pò del buon cinema demenziale.




Commenti

  1. davvero spassosissimo!
    andy samberg for president! :)

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    1. intanto è con sommo e sconvolgente piacere avere un Vostro commento sul mio blog ^_^ comunque è vero, è spassoso, semplice, divertente, non cerca di prendersi sul serio, e fa divertire con semplicità ma mai banalità, come tutti i loro sketch (https://www.youtube.com/watch?v=vmd1qMN5Yo0); io proporrei tutti i Lonely Island for president...un triumvirato moderno

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