Les émotifs anonymes (2010) di Jean-Pierre Améris

a Sanvalentino, se proprio volete guardare un film romantico, guardate qualcosa di interessante






Una meravigliosa storia d'amore, tra due esseri problematici, incapaci di esprimere i loro sentimenti apertamente, ma non per questo incapaci di viverli fino in fondo. Sembra quasi una storia d'amore tra bimbi timidi, che non sanno cosa fare, nè come farlo, e hanno bisogno dell'approvazione di mamma per qualsiasi azione, e necessitano che mamma (lo psicologo/psichiatra/psicoassistente) dia loro dei compiti da fare, il doverlo fare, l'ordine, rende tutto più facile. 
Fotografia banale, che non si sofferma, come potrebbe, sul cioccolato, sulla creazione di questa meraviglia, sugli ingredienti, sulle reazioni che scatenano profumi e aromi, creando questo meraviglioso e succulento dolciume; musiche poco incisive; la fotografia è semplice e sembra quasi distaccata dagli eventi che racconta (raccontandoli comunque in maniera eccelsa). Gli attori sono perfetti nei loro ruoli, sia i due protagonisti, che tutto il resto del cast che fa da accompagnamento a questo pasticcino della cinematografia contemporanea. 
La sceneggiatura è perfetta, principalmente per due motivi: 1. ci fa immedesimare in maniera spaventosa con i due protagonisti (chi di noi non ha mai sofferto di problemi di emotività trovandosi davanti un partner?) e 2. pur col suo finale buonista, ci fa capire che ogni momento di gioia nella vita, va sudato e guadagnato. 
Piacevolissima commedia, romantica ma non mielosa, dolce ma non stucchevole. Scontata nell'evoluzione della storia, ma con un finale a dir poco geniale.

 

Commenti

  1. i due emotivi innamorati in fuga finale sono irresistibili: fanno quello che gli viene meglio, agire d'impulso quando sono messi alle strette! :)

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    1. Riescono finalmente a sbloccarsi grazie all'aiuto reciproco che si danno: è quello che, a me personalmente, ha colpito e gratificato di più a fine visione.

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