Pacific Rim (2013) di Guillermo Del Toro

Visto in home video, con un pugno di amici inizialmente riluttanti, ma poi eccitati quanto me dalla pellicola, gravissimo errore seppur lievemente attenuato dall'alta definizione, si spera in un proprietario di arene estive appassionato di Del Toro o di pacific rim per recuperare la visione in "sala" quest'estate...



Questo film è un pò Robot jox, un pò Godzilla, un pò Mazinga, un pò Real steel, un pò tanta roba, ma l'horror è horror, l'azione è azione, i sentimenti son sentimenti, tutto perfettamente amalgamato, però ben separato, ma allo stesso tempo un unico insieme, perfetto il montaggio, i passaggi, i cambi. 
Estremo nerdismo (abilmente utilizzato) di Del Toro, richiamo ad un sacco di vecchi film su kaiju/robot giapponesi, un pò di steampunk buttato così nella creazione degli jaeger; i ringraziamenti finali da signore, soprattutto quelli a Ishiro Honda, inseriti in titoli di coda da urlo. 
Scena finale dopo i titoli di coda da oscar, quella scena da sola potrebbe vincerne almeno 4 (miglior attore protagonista, migliori effetti speciali, miglior attore non protagonista, miglior scena post titoli di coda con la motivazione "la scena devasta dalle risate, senza inficiare la comprensione e la godibilità del film in caso di mancata visione") anche se a dire la verità io me l'aspettavo, che prima o poi uscisse, anche se il combattimento lo fa dimenticare. 
Poco caratterizzata e approfondita la società post-attacchi kaiju, sarebbe stato interessante vederla più approfondita, più vissuta, allo stesso modo sarebbe stato più interessante vedere di più il mondo dei kaiju, e capirne alcuni funzionamenti; forse il tutto è stato lasciato per un probabile seguito, di cui spero vivamente, si venga a sapere presto del suo aborto. 
 I personaggi sono banali, stereotipati, semplici, non approfonditi, se non nel caso dei protagonisti (neanche tutti, ma vabbè), ma il tutto serve a rappresentare l'umanità in tutte le sue sfaccettature, senza però scendere nel dettaglio: qui i veri protagonisti sono jaeger e kaiju. I personaggi sono, inoltre, tutti americani o giù di lì (i russi e i giapponesi vengono distrutti, o meglio viene distrutto il loro jaeger, in pochi minuti quando non servono più, senza che il loro ruolo abbia alcun senso all'interno della storia), l'asiatica è necessaria, vista l'origine della storia, ma questo credo sia stato notato quasi solo esclusivamente da me, visto il mio odio profondo verso la retorica patriottistica di Bay e di quelle merde che la gente continua a chiamare film. Per colpa di queste ultime, e di tutte le altre pellicole action degli ultimi tempi, le musiche, purtroppo, sono quelle banalotte colonne sonore epico-action che ti esce dalla testa non appena il film finisce. 
Nessun nome di richiamo nel cast, bastano i robottoni perfettamente realizzati, con cura attenzione e amore (se capisce dalle interviste quanto ne è stato messo per realizzarli, quanto questi mech siano stati importanti nella vita dello smilzo regista messicano). 
I jaeger hanno ognuno una personalità unica, che li differisce dagli altri, con caratteristiche e design unici: l'americano forte e agile (unico ad alimentazione nucleare, analogica e non digitale), il russo pesante e forte, il cinese veloce e potente, l'australiano veloce. Purtroppo russo e cinese (misteriosamente loro due) durano pochissimo e non possiamo conoscerne a fondo le caratteristiche, nè i piloti. I movimenti di tutti sono visibili, i meccanismi son visibili, come si vede la costruzione fatta da una massa di gente, da un gruppo compatto formato da tante persone, che insieme dà come risultato il jaeger, si conosce la genesi di questi mostri di metallo, che si contrappongono ai mostri di carne, ossa e gelatine fluorescenti (utili per permettere a noi spettatori di vederli anche quando non potremmo). 
Due soli flashback, utili e funzionali alla storia, perfettamente inseriti, niente personaggi sballottati o storie ficcate a forza dove non ci starebbero, tutto fila, perfettamente. I combattimenti vengono girati da dio (e sono lenti, vista la stazza dei combattenti), esplosioni al minimo, molte più distruzioni che esplosioni, e la distruzione è poca, non eccessiva. 
L'uscita della spada è da erezione, seppur ci si chiede come mai, visto l'inguaiamento di Gipsy, non sia stata usata prima, e poi alcuni annunci delle mosse ricordano tanto le origini di questi personaggi. Le atmosfere dark, ma non troppo, tutto ambientato di notte, tranne poche scene, tra le quali il finale, dove troviamo la storia d'amore che c'è, ma non si vede: neanche un bacio, solo un fronte contro fronte, che rappresenta forse ancora meglio il drift creato tra i due, non solo dentro Gipsy, ma anche fuori. 
I rapporti tra personaggi, come l'amore tra Raleigh e Mako, è gestito da azioni, da gesti o sguardi, parole poche, ma gesti eloquenti e chiari, anche se non manifesti. La barca usata come mazza [credo seriamente che se fossi stato in un cinema qualsiasi a quella scena avrei iniziato a urlare e tirare popcorn allo schermo per incitare la lotta e non vederla finire mai]; le fasi che sembrano dover essere epiche diventano invece comiche, come: "1 non toccarmi mai più e 2 non toccarmi mai più"; Gipsy Danger che evita diligentemente un viadotto, mentre sta distruggendo la città è una chicca indimenticabile. Pendolo di newton da orgasmo, tutto si distrugge, tranne quel tavolo, con quel pendolo sopra, che riparte non appena il pugno del jaeger torna indietro. 
All'interno del film troviamo anche un pò di politica: sia per la costruzione dei jaeger, come di tutta la società, che è un pò socialista, sia per l'inutilità della creazione del muro per separare, però è fine, impercettibile e per nulla fastidiosa (è ammirevole la capacità del gracile Guillermo di mettere la politica, seppur poca, in un blockbasterone da 200milioni di $). 
Il finale è un pò troppo buonista, ma scontato in un blockbuster come questo, anche se nella morte di Raleigh c'ho sperato fino alla fine. Una cosa che ho notato ultimamente, a malincuore, è che spesso e volentieri, in caso di pioggia, bufera o simili, si vede che è una macchina da presa, o meglio si vedono delle goccioline che finiscono su un piano, ed è brutto, per me, cioè mi estrania dal film e mi fa tornare sulla poltrona, cosa che non dovrebbe accadere in sala. Succede un paio di volte in questa pellicola, e non ne capisco il motivo, è come se il regista ci volesse far capire che c'è una macchina da presa, che quello che stiamo vedendo è stato registrato e ora ci è trasmesso, non capisco se sia una scelta di maggiore realismo o di cos'altro, ma comunque non mi piace. 


lui non ha capito un cazzo del film, e tendenzialmente poco di cinema...  
 


l'immagine di copertina è una piccola chicca ricreabile sul sito del film ^_^

Commenti

  1. Uno dei migliori film dell'annata appena passata. Una bomba!

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    1. Una bomba sia per COSA è narrato, sia, soprattutto, per COME è narrato

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